Yoox, primo spiraglio per un’intesa: “Valutiamo alternative agli esuberi”

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Yoox, primo spiraglio per un’intesa: “Valutiamo alternative agli esuberi”

Yoox, primo spiraglio per un’intesa: “Valutiamo alternative agli esuberi”
Al tavolo del ministro Urso, la proprietà apre agli ammortizzatori sociali. I sindacati: “Prudente soddisfazione”
Al centro del tavolo, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso

Al centro del tavolo, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso

Bologna, 23 settembre 2025 – “Insieme si può”. L’appello del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso è il motto delle istituzioni in merito alla vicenda di Yoox. E rappresenta la gioia dei lavoratori dopo un primo spiraglio di luce nella vertenza che ha colpito l’azienda bolognese. Dopo 20 giorni, la proprietà tedesca MyTheresa-LuxExperience apre a strumenti alternativi al licenziamento collettivo di 211 dipendenti (165 a Bologna e i restanti a Milano) annunciati all’inizio del mese di settembre. È l’esito del tavolo avvenuto al Mimit nel pomeriggio, alla presenza del ministro Urso. Decisiva al passo indietro della proprietà è stata la richiesta del ministro e dei sindacati. Così, la proprietà si è presa dieci giorni per decidere quale soluzione intraprendere.

Nel frattempo, ci saranno ulteriori incontri tra le parti e poi il 2 ottobre, allo scadere della ‘deadline’ di dieci giorni, la proprietà riporterà la sua decisione in un nuovo incontro al ministero del Lavoro. “Consideriamo Yoox una realtà rilevante, da salvaguardare per tutelare l’occupazione e la sua presenza sul territorio. La sua riorganizzazione non può e non deve avvenire attraverso azioni unilaterali come i licenziamenti collettivi”, afferma Urso. Come già dimostrato in altre vertenze che hanno colpito Bologna e l’Emilia-Romagna, ad esempio La Perla, ceduta lo scorso giugno all’americano Peter Kern, “siamo convinti esistano soluzioni alternative, da concordare insieme ai fini di una migliore gestione sociale”, spiega Urso. E quindi “che questo tavolo sia di buon auspicio per aprire un confronto serio e trasparente”, conclude Urso al termine dell’incontro ieri al ministero.

Secondo Silvia Balestri, Fisascat Cisl Area Metropolitana Bolognese, si tratta di un “primo ’step’”. Soprattutto, le dichiarazioni al tavolo hanno una valenza “importante” perché pronunciate in una sede ministeriale. Però, Balestri e i sindacati ora chiedono “i fatti”: “Bene l’apertura, ora vogliamo i fatti” . Un mese intenso per sindacati e istituzioni che ora vedono accolte le loro richieste iniziali. Per Balestri, però, è un bene la disponibilità di Urso: “Si è detto a disposizione per seguire tutto il percorso che riguarderà l’azienda e i lavoratori”, dice Balestri. È il primo esito positivo di una discussione che riguarda l’azienda italiana nel settore delle vendite online di beni di moda, lusso e design, fondata da Federico Marchetti nel 2000. E poi acquisita nel 2018 dal colosso svizzero Richemont e venduta nell’ottobre 2024 alla piattaforma tedesca Mytheresa. “Un passo importante per tutelare l’occupazione e la presenza dell’azienda sul territorio”, dice la capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti. Interviene anche l’assessore regionale al Lavoro Giovanni Paglia: “Nessuno mette in discussione la necessità di rimettere in equilibrio bilancio e organizzazione, ma lo si faccia nel rispetto della vita delle persone coinvolte”.

İl Resto Del Carlino

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